| L’obbiettivo del corso è di individuare all’interno della proclamazione evangelica il posto e la funzione del messaggio etico. Si cercherà, detto con una terminologia più audace, di verificare se l'esigenza etica dei Vangeli fa parte della Legge oppure se esso stesso è una buona novella. |
| Il corso si aprirà con lo studio del brano che rappresenta il vangelo per eccellenza, le beatitudini (Mt 5,3-12 cfr. Lc 6,20-26). Sarà dimostrato che il contenuto del brano è davvero “il vangelo nel vangelo” e spiegata sia la struttura complessiva delle beatitudini sia il significato di ognuna. In seguito si andrà a vedere il rapporto tra il comportamento umano che le beatitudini pongono come condizione e la promessa dell’agire divino che esse assicurano. Una tale riflessione offrirà le basi per poter capire il posto dell’esigenza etica nella proclamazione evangelica e, di conseguenza, nella prassi cristiana. |
| W. SCHRAGE, Etica del Nuovo Testamento (Introduzione allo studio della Bibbia. Supplementi 4), Brescia, Paideia, 1999, 162-195. |
| Dispense del docente; R. B. HAYS, La visione morale del Nuovo Testamento. Problematiche etiche contemporanee alla luce del messaggio evangelico, Edizioni San Paolo: Cinisello Balsamo 2000, 123-211.J. LAMBRECHT, «Eh bien! Moi je vous dis». Le discourse-programme de Jésus (Mt 5–7 ; Lc 6,20-49) (Lectio divina 125), CERF: Paris 1986;L. SERENTHÀ, Il Regno di Dio è qui. Il Discorso della Montagna, Àncora: Milano 1989;F. ROSSI DE GASPERIS, “Le beatitudini del vangelo secondo Matteo” in AA.VV., Il mondo dell’uomo nascosto: le beatitudini, Borla: Roma 1991, 21-47.A. GIENIUSZ, “La vita come sacrificio (Rm 12,1-8): alle radici del non-conformismo cristiano”, in PSV 54 (2006) 193-215. |